Regolamento cani in condominio e in casa
Quali sono le regole per un cane in condominio ed in casa?
Nella riforma del condominio, la legge parla chiaro e aiuta tutti i condomini che vogliono adottare un cane o un gatto.
Ci sono infatti delle norme da rispettare affinché sia preservato il diritto di vivere in serenità e tranquillità perciò è bene controllarle se si vive in un appartamento con tanti vicini. Qualora invece si vivesse in una casa di proprietà il discorso è diverso però andiamo per gradi.
Regole cani in condominio
Le regole condominiali devono tenere conto di tutti gli abitanti del palazzo per cui ci sono diritti e doveri, con alcune limitazioni anche restrittive.
In linea generale nessuno può impedire a un condomino di adottare un animale domestico eccetto alcuni casi speciali in cui il cane ha una patologia infettiva o nel condominio vivesse in un totale mancanza di igiene per cui ci sarà bisogno di una documentazione dell’ASL che provi l’effettivo pericolo.
Discorso diverso qualora il proprietario dell’appartamento affitti il locale a un inquilino e faccia divieto di possesso di animali, in questo caso il conduttore è tenuto a rispettare la volontà del padrone di casa e, qualora decidesse di fare di testa propria, potrà essere sfrattato secondo quanto scritto nel contratto d’affitto.
Riguardo invece alle regole condominiali, occorre prima di tutto rispettare tutti i condomini per cui non dare fastidio né tanto meno sporcare le aree comuni, a tal proposito il padrone dell’animale è tenuto a portare sempre con sé paletta e bustine per eventuali bisogni.
Il cane può tranquillamente passeggiare all’interno di un cortile o di un giardino e nessun condomino può vietarlo, è fondamentale però che sia sempre tenuto a un guinzaglio corto di lunghezza massima di un metro e cinquanta.
La museruola è obbligatoria in tutte le razze e in ascensore, potrebbero esserci altre occasioni in cui sarà necessario utilizzarla come ad esempio se il cane abbaia troppo in corrispondenza di una persona. Se il condominio opta per una delibera che impedisce al cane di entrare in ascensore, il padrone può annullarla facendo un ricorso entro un mese in quanto è una restrizione che non rispetta i diritti del condomino e del cane stesso.
Se invece la decisione viene presa unicamente dall’amministratore e senza che l’argomento sia trattato durante l’assemblea condominiale allora non ci sarà bisogno di ricorrere al tribunale perché la decisione è già nulla, basterà solamente inviare una lettera tramite raccomandata all’amministratore in cui si fa ben presente che la sua decisione non è legale e non può essere concretizzata perché illecita.
Una volta parlato dei diritti del padrone dell’animale, passiamo a quelli che sono i suoi doveri.
In linea generale il cane deve sempre avere adempiuto a tutte le vaccinazioni, compresa quella antirabbica. Fa fede il libretto sanitario, inoltre il cane deve essere registrato all’anagrafe mediante microchip. Anche questo passaggio è effettuabile dal veterinario di fiducia oppure ci si può rivolgere direttamente alla Asl canina.
Infine bisogna sempre rispettare gli spazi comuni per cui non solo bisognerà pulire eventuali bisogni del cane ma anche deodorare le zone chiuse con dell’apposito spray oppure pulire l’eventuale urina che un cane può rilasciare vicino ai muri delle zone comuni o all’esterno. Su questo ultimo punto sarebbe comunque doveroso addomesticare il cane a farlo unicamente all’esterno, lontano dal palazzo, in modo da non infastidire gli altri soggetti che ci abitano.
Se il cane sosta frequentemente sul terrazzo allora bisognerà pulire sia la sua cuccia che gli eventuali bisogni in maniera quotidiana in quanto i vicini al piano superiore potrebbero essere infastiditi da i cattivi odori. Ovviamente parliamo di una puzza intollerabile all’essere umano, in tal caso il padrone può addirittura essere denunciato per il reato di getto pericoloso di cose, ovvero una situazione penale in cui c’è un grave problema igienico di fondo, in tutti gli altri casi la causa andrebbe persa per i vicini qualora si trattasse solo di una tollerabilità normale.
Una delle questioni più frequenti nei condomini riguarda il rumore, ovvero un cane che abbaia di giorno e di notte.
I cani tendono a fare troppo rumore, lo fanno perché sono eccessivamente giocosi e irrequieti oppure perché vengono lasciati soli dal padrone durante il giorno e quindi tramite l’abbaio esprimono il loro disagio.
Bisogna considerare il fatto che tutti i cani sono degli esseri viventi e in quanto tali hanno il diritto di esprimersi, anche in maniera rumorosa come nel caso dell’abbaio.
Se questo viene fatto durante l’orario di riposo, è naturale che i cani non sappiano leggere gli orologi e che non abbiano una concezione umana del tempo per cui i vicini devono armarsi di pazienza e cercare un punto incontro con il padrone dell’animale così da raggiungere una situazione che soddisfi entrambe le parti.
In linea generale infatti mentre i vicini sono chiamati a una certa tolleranza, il padrone dovrebbe educare o quantomeno richiedere il servizio di un addestratore per tranquillizzare il cane.
Regole cani in casa
Discorso diverso invece per i cani che vivono in una casa di proprietà per cui ci sono molti meno regole, sicuramente meno restrittive rispetto a quello di un condominio. I
n linea generale è vietato confinare il cane in spazi molto piccoli come i balconi in quanto non è etico ne salutare per gli animali domestici per cui questa situazione può essere segnalata alla ASL. In caso invece di un cane che abbaia molto, specialmente quando sopraggiungono estranei vicino al cancello, in tal caso è molto difficile ricorrere alla legge perché quest’ultima concede un potere di urgenza solo in casa eccezionali e quando si abbia un pericolo per l’incolumità pubblica.
In poche parole se una vicina si lamenta che i cani abbaiano e disturbano la sua tranquillità, il sindaco o il giudice non può fare assolutamente nulla in quanto è un diritto del cane abbaiare.
La responsabilità del padrone nei confronti del cane si ha quando tutti i vicini si lamentano e quando c’è una situazione in cui il padrone aizza i cani contro i vicini. In tal caso il latrato che disturba continuamente i vicini, specialmente di notte, può essere sanzionato.
Restano anche in questo caso le norme di obbligo sia per il microchip che per la vaccinazione completa di tutti gli animali detenuti.
Domande frequenti
- Mi trasferisco in una nuova casa ma il proprietario mi ha già detto che non posso portare il mio cane, è vero?
Se questa clausola è specificata all’interno del contratto d’affitto allora non sarà possibile portare l’animale in un appartamento in affitto.
- L’amministratore mi ha inviato una lettera in cui mi chiede di scendere in giardino con le scale, senza prendere l’ascensore, può farlo?
No perché è vietato dalla legge, il cane o l’animale domestico in generale può sempre entrare in ascensore e sostare nelle aree comuni al guinzaglio e con la museruola. Per annullare questa delibera bisognerà presentarla davanti al giudice di pace entro 30 giorni.
- Ho il sospetto che il vicino abbia un cane non registrato e senza microchip che cosa posso fare?
È sempre obbligatoria la registrazione all’anagrafe canina con conseguente microchip per cui bisognerà allertare la ASL canina in modo che possano effettuare un controllo e obbligare il padrone dell’animale a farlo.
Il cane del mio vicino abbaia tutto il giorno, specialmente nelle ore pomeridiane quando vige l’ora del silenzio. Posso denunciarlo?
No, il consiglio è sempre quello di parlare in maniera pacata con il padrone dell’animale e far presente che il suo cane sta vivendo un disagio per cui sarebbe consigliabile trattare l’ansia da separazione tramite omeopatici, un dog sitter che lo faccia uscire durante il giorno con l’aiuto di un addestratore per cani.
Se il cane invece viene abbandonato per giorni allora è possibile denunciarlo per omessa custodia. Se invece l’abbaio è giudicato non tollerabile allora sarà possibile denunciarlo, con conseguente sanzione per il proprietario e risarcimento per i vicini oltre a un allontanamento dei cani o l’adozione di misure di contenimento del rumore. Ovviamente è molto difficile provare che l’abbaio del cane oltrepassi il limite di tollerabilità ma sarà l’ASL a decidere dopo un verbale scritto che denuncia la situazione.